Bevagna
Bevagna è oggi un modello del “vivere tranquillo”, viene coniato anche il sostantivo femminile “bevagnizzazione”, inserito nelle definizioni della Treccani, a significare “lo stile di vita elegante e al tempo stesso genuino, armonioso e sereno degli abitanti del comune di Bevagna”.
Bevagna ha ricevuto numerosi riconoscimenti dai suoi visitatori e ospiti: è riconosciuta come Gioiello d’Italia dal 2012, è tra i Borghi più belli d’Italia, è Bandiera Arancione, è Città dell’Olio, Città del Vino ed è parte della Strada del Sagrantino ... e chissà quanta altra strada farà!
Il suo Mercato delle Gaite è un’esperienza unica da non perdere. E’ un vero salto nel passato: tutta Bevagna ritorna la città medioevale che era e, dato che non si scherza, anche la moderna segnaletica stradale viene coperta con sacchi di juta. Praticamente un viaggio nel tempo!
Costumi d’epoca, cibi antichi, artisti, musicanti, arcieri in strada e molto altro ...
Le Gaite sono i quattro quartieri di San Giorgio, San Giovanni, Santa Maria e San Pietro e quattro sono le gare in cui si sfidano: il tiro con l’arco, il piatto, il mestiere, il mercato.
L’emozione delle Gaite non si può descrivere ... ma a parte il periodo principale del mercato a fine Giugno, si può godere della visita ai mestieri medioevali nei periodi di maggior turismo.
Il nome di origine di Bevagna è Mevania, la “città di mezzo”, al centro di vie di terra, la consolare romana Flaminia, e di vie d’acqua, il Clitunno, il Timia, il Teverone.
Bevagna si trova al centro dell’Umbria, non lontano dalla via Francigena che ha visto per secoli il flusso di viaggiatori importanti, poeti, artisti, filosofi che si sono fatti ispirare da questi paesaggi incantevoli e che hanno lasciato anche in Umbria le proprie tracce.
Breve Storia
I primi cenni storici di Bevagna risalgono alla conquista dell’Umbria da parte dei Romani. Per sviluppare gli scambi commerciali con Roma, vennero costruite a Bevagna sia la Via Flaminia (attuale corso Amendola-Matteotti) con le sue strade secondarie di collegamento, sia il porto fluviale, sfruttando le vie d’acqua intorno a Bevagna. Il Clitunno ed il Topino sfociando sul Tevere permisero di creare a Bevagna anche un collegamento fluviale diretto con Roma. Nel 90 a.C. Mevania diventa un importante municipio romano.
Dal III secolo d.C. inizia un lungo periodo di decadenza sotto il Ducato Longobardo di Spoleto. Tuttavia è da questa dominazione che nasce il termine Gaite per individuare i quartieri di Bevagna.
A partire dal Mille diventa un libero Comune diretto da Consoli, e si alternano il dominio Papato con quello dell’Impero fino all’Unità d’Italia.
Spunti su Cosa Visitare
La città ha la tipica struttura urbana medievale: è circondata da mura con torri e porte. Al suo interno piazze e palazzi nobiliari: in piazza Silvestro, la piazza principale, si trova il palazzo dei Consoli, sede del Teatro Francesco Torti, le chiese romaniche di San Silvestro e di San Michele Arcangelo, e la chiesa dei Santi Domenico e Giacomo.
Altre testimonianze dell’epoca romana sono i resti di un tempio ed un edificio termale con il suo mosaico pavimentale con figure marine.
Sul punto più alto della città si trova la chiesa di San Francesco: accanto all'altare poggia la pietra da cui San Francesco parlò agli uccelli a Pian d'Arca.
Intorno a Bevagna
Torre del Colle
Lago Aiso o Abisso
Il Parco della Scultura